Morta la pianta di cotone sulla Luna

Piantina di cotone
Piantina di cotone

E’ ufficiale, la piantina di cotone portata sulla Luna è morta di Freddo

Neanche il tempo di entusiasmarsi per la sua crescita, che il vegetale all’interno di Chang’E-4 è dovuto soccombere alle rigide temperature della notte lunare, come peraltro ampiamente previsto.

Grande speranza si è diffusa su tutta la equipe Scientifica, che visionando i primi germogli della tanto speranzosa piantina di cotone, hanno seguito con emozione la sua crescita.

Inizialmente sembrava crescesse velocemente e in salute, sopratutto aiutata dalla forte esposizione solare, ma quanto è arrivata la notte, con le basse temperature (-170°C) la pianta è morta.

La scatola che conteneva i preziosi semi (di cotone, ma anche di patata e Arabidopsis, una piccola pianta da fiore) non era riscaldata e le forme di vita al suo interno non possono sopravvivere, come avevano anticipato i ricercatori a capo dell’esperimento.

Nella mini biosfera lunare custodita dal lander c’erano anche lieviti e uova di moscerini della frutta. La speranza era che le piante producessero ossigeno per i moscerini, che avrebbero potuto nutrirsi dei lieviti e produrre CO2 per alimentare la fotosintesi. Oltre al cotone non sono germogliate altre piante, e sulla schiusa delle uova non sono arrivate notizie. In ogni caso ora che è notte – lo sarà per due settimane – l’intero ecosistema si decomporrà nel contenitore e non contaminerà in alcun modo la superficie del nostro satellite.

La Luna impiega circa 27 giorni terrestri per completare una rotazione, quindi giorno e notte durano circa due settimane. Nello stesso lasso di tempo completa però anche un’orbita attorno alla Terra.

Per ora non abbiamo ancora le conoscenze necessarie per effettuare questo passo ma credo che l’indirizzo e la via sia quello giusto.

Naturalmente gli esperimenti non si fermeranno qui, ma andranno avanti anche nei prossimi mesi.

Leave a reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.