Il blocco di Telegram in Russia colpisce anche le altre società web

Blocco di Telegram in Russia, a rischio anche Google e Amazon.

Come vi ho anticipato in qualche articolo fa, per mancanza di trasparenza da parte di Telegram nel territorio Russo, è stata di recente bloccata l’app su tutto il territorio.

Gli effetti naturalmente non sono stati localizzati solo per il servizio di messaggistica ma anche per servizi estranei come Google e Amazon.

Per bloccare definitivamente il flusso di informazioni, sono stati interrotti circa 18 milioni di indirizzi IP, per evitare l’aggirare delle limitazioni.

La casa di Mountain View ha confermato ai colleghi di Tech Crunch che diversi utenti stanno incontrando difficoltà di accessoo alla Ricerca Google, Gmail e persino alle notifiche push sui dispositivi Android.

Questo a causa del fatto che alcuni indirizzi IP utilizzati dalle sue piattaforme siano rimasti coinvolti loro malgrado.

Secondo indiscrezioni anche la piattaforma di Cloud sono irraggiungibili e c’è chi dice che addirittura neanche Twitch e Spotify funzionino correttamente.

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