Bufera Amazon e i bracciali polemica

Amazon sotto la bufera di presunti bracciali che monitorano i dipendenti. Violazione di privacy?

Amazon la nota società di e-commerce online è da qualche giorno bersagliata dai media e dai sindacati per l’ultima trovata aziendale.

Secondo quanto denunciato dai dipendenti la società in fase sperimentale sta utilizzando presunti bracciali sui dipendenti per monitorare il loro lavoro.

A quanto pare i bracciali aumenterebbero l’efficienza dei lavoratori nella ricerca nei magazzini dei prodotti ordinati.

In pratica gli impiegati che presidiano gli ordini indossano questo presunto bracciale (ancora prototipo), quando ricevano la richiesta di un prodotto devono avvicinarsi velocemente allo scaffale prescelto raccogliere l’oggetto e impacchettarlo.

Il consegno naturalmente wireless è in grado di monitorare con precisione i movimenti degli operati grazie ad un sistema ad ultrasuoni.

Gli specialisti di GeekWire hanno visionato il prototipo e il brevetto depositato, dove già dall’autunno scorso, hanno espresso la loro preoccupazione in merito.

Effettivamente questo fantomatico bracciale assomiglia moltissimo a i braccialetti elettronici utilizzato per le persone in regime di sorveglianza o di arresti domiciliari.

Il Ministro del lavoro Poletti, in un comunicato stampa, ha già annunciato che questa procedura non sarà possibile utilizzarla in Italia e che i nostri ordinamenti non ammettono questo tipo di dispositivi di controllo.

A rafforzare l’impossibilità di utilizzo è anche il mancato accordo con i sindacati quindi perlomeno per ora questo upgrade resta impossibile.

Possibile che una semplice registrazione di brevetto ha potuto scatenare tutto ciò?

Quel che certo è che Amazon è pronta ad aprire due nuovi centri in Italia: uno a Torrazza Piemonte, nella città metropolitana di Torino, e uno a Casirate d’Adda, in provincia di Bergamo, per un totale di 1.600 posti di lavoro.

Ma come ha reagito Amazon?

Ecco la risposta dell’azienda:

“I brevetti impiegano anni per essere approvati e non necessariamente riflettono gli sviluppi attuali che stanno avendo i nostri prodotti e servizi. Nel corso degli ultimi 20 anni abbiamo introdotto diverse innovazioni tecnologiche per supportare i nostri dipendenti durante il loro lavoro e rendere i processi più semplici ed efficaci. In tutti i Paesi in cui operiamo rispettiamo in maniera rigorosa tutte le regolamentazioni in materia di lavoro”.

Probabilmente Amazon invece di fare la guerra contro i Governi e i sindacati arriveranno ad adoperare interamente i robot nell’intero ciclo produttivo.

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